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al testo di Federico Caruso
Memoria
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Memoria
Gioco a scacchi contro il computer per dimenticare.Ma quant'è azzurro oggi il mare!
Apro la porta ed ecco che spunta maggio, e poi m'affiora il ricordo di questa lunga quarantena,e poi mi chiedo:Cosa ci resterà? La prima volta scattato l'allarme pandemia ero vicino casa, seduto alla panchina di marmo e lieto assaggiavo l'immagine del colombo che saltellava sul ramo e poi attonito m'ammiccava. Nella mente ci resterà lo sgomento,la paura,ma anche la nostra forza,i flash mob dai balconi-tranne nel mio paese-,gli hashtag:andrà tutto bene,restiamo a casa,e poi che succederà? Ci resterà il sorriso del giovane calciatore spagnolo Francisco Garcia,le partite sospese,i bollettini di guerra della Protezione Civile,i complotti,i laboratori e il mercato di Wuhan.E poi ci resterà,il Papa che sale solo sul monte come Gesù! Il ricordo indelebile d'una primavera sfiorita per colpa del virus, i pomeriggi ad ascoltare musica e a leggere fumetti,la twingo verde di Pino che transita solitario per la città,il passante sotto casa che imbelle guardavo dal balcone,le nostre città deserte e sospese in un'altra dimensione come se fosse sempre la sera prima di Capodanno. E poi mi mancherà il tuo sorriso dietro la mascherina,i baci e gli abbracci non dati per colpa di questo stupido virus.
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Arcangelo Galante
- 09/05/2020 10:50:00
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Riflessioni scritte, come fossero un diario quotidiano che racconta i gesti comuni di un periodo della nostra vita. È la “memoria”, da tramandare ai posteri, per far sì che un giorno, qualcuno, leggendo tutto ciò, possa capire, profondamente, un momento drammatico vissuto nel passato, con difficoltà oggettive e ricordi sempre più indelebili. Nello sfondo, come testimone, un mare che, si spera, avrà mantenuto il suo splendido e incantevole colore azzurro!
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